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Piante velenose
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Sambucus ebulus - nigra

Sambucus ebulus L.
( = Sambucus deborensis Kosanin, Sambucus humilis Miller, Sambucus paucijuga Steven )

Sambuco ebbio, nibbio, sambuchella

Forma biologica:
G rhiz (Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.)
H scap (Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allugato, spesso privo di foglie.)

Descrizione:
Pianta erbacea perenne, robusta, cespugliosa, alta sino a 150 cm, dall'odore sgradevole.
Rizoma strisciante che consente una rapida diffusione ai fusti con coste chiare longitudinali, e midollo bianco.
Foglie picciolate opposte, imparipennate, con 5-9 segmenti oblunghi-lanceolati, acuminati, lunghi 5-15 cm e larghi 1-1,5 cm, seghettati al margine, con 3-5 nervature secondarie parallele molto evidenti, glabri e di colore verde scuro di sopra, pubescenti e chiari di sotto;
Fiori riuniti in corimbi ampi di 5-16 cm, rivolti in alto con cime di tre rametti, calice ridotto a un breve tubo con 5 dentelli, corolla bianca o leggermente rosata all’esterno, fatta a ruota, formata da un breve tubo conico e da un lembo diviso in 5 lacinie appuntite di 4 mm e antere violette.
Il frutto è una piccola drupa globoso-piriforme, di 4-6 mm, lucida e nera a maturità.

Antesi: Maggio - Luglio

Distribuzione in Italia: presente in tutto il territorio dove è comune in tutta la Penisola , Isole e Liguria, rara Alpi e Padania.

Tipo corologico: Euri.-Medit. (Specie con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est, area della Vite).

Habitat: vegeta in luoghi incolti, bordi di campi, lungo sentieri e fossi, ma anche nei pascoli sino a 1300 m. Assai comune è sparso in quasi tutta l'Europa.

Etimologia: Il nome generico pare derivare dal latino [i]sambuca= strumento musicale a fiato ed ebulus = sambuco selvatico

Proprietà ed usi:
Pianta molto usata nella medicina popolare:
la radice ha proprietà lassative-diuretiche e antiedematose,
la corteccia essiccata e le foglie sono usate come antireumatico,
i fiori essiccati anno proprietà sudorifere ed espettoranti e sono impiegati nelle affezioni bronchiali.
Le bacche infine entrano nella preparazione di repellenti, coloranti ed inchiostri.
Attenzione contiene glucosidi cianogenetici e un purgante non ben identificato e se consumato in dosi eccessive provoca vomito, dolori addominali e diarrea.

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Sambucus nigra L.

Nome volgare: Sambuco nero, Sambuco nostrale.

Forma biologica: P caesp = Fanerofite cespugliose. (Piante legnose con portamento cespuglioso)

Descrizione: Arbusto o piccolo albero, alto fino a 10 m, ramificato i cui fusti giovani contengono un midollo bianco ed elastico.
Ha chioma espansa, densa e globosa; fusti sono eretti e molto ramificati, i rami sono arcuati e ricadenti.
I ramoscelli sono spessi, grigio marrone. I rami più vecchi sono brunastri, le gemme opposte, ovali e appuntite, sono ricoperte alla base da scaglie rosso-marrone da cui emergono i germogli edelle foglie.
La corteccia, dapprima verde e poi grigia, ha lenticelle molto visibili nei rami giovani,diventando rugosa e profondamente solcata nei rami più grossi.
Le foglie caduche, picciolate, opposte, decidue lunghe 20-30 cm, con stipole ovate o tondeggianti (1 cm), acute all'apice. La lamina è imparipennata, composta da 5-7 segmenti ovati, ad apice acuminato e margine dentato eccetto che nella zona inferiore del lembo, sono di colore verde scuro. Emanano se schiccciate un odore sgradevole.
I piccoli fiori color bianco crema, sono raccolti in corimbi ombrelliformi. Hanno calice corto, campanulato, corolla arrotondata composta da petali bianchi (talvolta rossastri) ovali. Gli stami sono 5. L’ovario ha uno stimma sessile e diviso in 3-5 lobi.
Anche i fiori, come le foglie, emano un profumo forte e sgradevole.
I frutti sono piccole drupe globose, viola-nere che contengono contengono tre semi ovali e bruni, raggruppate in infruttescenze pendule.

Antesi: Aprile – Giugno.

Tipo corologico: Europ.-Caucas. (dell'Europa e del Caucaso; oggi, specie ormai cosmopolita)

Ditribuzione in Italia: Presente in tutte le regioni, dal piano sino a 1.400 m.

Habitat: Nelle foreste rade di conifere, nelle radure, al margine dei boschi umidi, lungo i muri e sulle macerie. Preferisce suoli freschi e ricchi di nutrienti e di materia organica decomposta

Note di sistematica: Specie simile è il Sambucus racemosa L. ( Sambuco rosso), con segmenti fogliari più stretti, pannocchie con fiori giallognoli e infruttescenze di colore rosso.

Etimologia: Il nome del genere pare derivi dal greco” sambyche”, termine che indica una specie di flauto ricavato dal legno della pianta.

Proprietà e utilizzi: Pianta emolliente, sudorifera,diaforetica, lassativa, diuretica, impiegata nelle melattie da raffreddamento, nelle cistiti e nelle nevralgie.
Se ne conoscono, praticamente da sempre, le proprietà medicinali, anzi nella medicina tradizionale era considerato una vera panacea.
I frutti maturi sono depurativi e lassativi, contengono vitamina A e C; il succo è da sempre impiegato nella cura delle nevralgie e dei crampi allo stomaco.
Le mucillagini hanno una azione emolliente ed i flavoniodi una azione disinfiammante e diuretica.
La corteccia può essere impiegata per i reumatismi e nelle infiammazioni della vescica, nella ritenzione di liquidi in genere.
Un pizzico di foglie secche polverizzate può servire a fermare il sangue dal naso.
Per uso interno i fiori possono esser usati per combattere la bronchite, la febbre, la costipazione. Per uso esterno i fiori hanno attività astringente e lenitiva sulla pelle, possono essere impiegati sui fruncoli, sulle scottature e in caso di emorroidi.
Con i principi estratti da questi fiori, si producono lozioni astringenti, decongestionanti ed emollienti, utili a normalizzare la secrezione sebacea, bagnoschiuma, emulsioni e maschere per pelli impure e grasse.
Il succo ricavato dai frutti può essere impiegato per tingere le fibre naturali, nelle varie tonalità del viola, un tempo era impiegato come sostanza colorante per il cuoio.
I frutti ben maturi, possono essere mangiati, ma in genere vengono usati per la confezione di marmellate e sciroppi.
I fiori freschi, fritti in pastella e poi passati nello zucchero, sono un ottimo dolce, ottimi anche nelle insalate, nelle frittate e nelle macedonie.
I fiori secchi possono essere usati per aromatizzare bevande alcoliche, amari, il vino bianco e l’aceto.
La bevanda più famosa prodotta con le bacche di Sambuco è la “sambuca romana”, qualcuno produce anche il vino, pare sia ottimo.
Attenzione i frutti immaturi possono determinare fenomeni di intossicazione, per la presenza di glicosidi cianogenetici, con bruciore e senso di raschiamento alla gola, vomito e diarrea, mal di testa, difficoltà di respiro e crampi.


Curiosità: Resti di bacche di Sambuco, sono stati ritrovati in insediamenti del neolitico.
E’ una pianta dal duplice simbolismo, nella tradizione cristiana veniva usato nei riti funerari, come viatico per il viaggio verso l’aldilà, nella tradizione pagana invece, come protettrice della casa e del bestiame.
Al sambuco in passato si attribuivano poteri magici, contro i demoni e le streghe.
In Tirolo il Sambuco veniva detto “farmacia degli dei” e la tradizione contadina imponeva di inchinarsi 7 volte davanti alla pianta, tante quante i doni che si ricavano da esso.
Ritenendo che questa pianta proteggesse dal morso dei serpenti molti ne tenevano un pezzo in tasca.
Sempre per quanto attiene alle credenze popolari, si pensava che con il suono di un flauto ricavato da un ramo di Sambuco, ci si potesse proteggere dai sortilegi e dai malefici, così come nel “Flauto magico “ di Mozart.
Sul tronco degli esemplari adulti cresce un fungo chiamato “orecchio di Giuda”(Auricula-Judae), molto apprezzato nei paesi orientali.